2 a 2 dopo i tempi regolamentari, 3 a 3 ai supplementari e 4 a 1 per l’Argentina ai rigori, in un finale che ringrazia chi ha inventato il calcio e si riconcilia con esso.

Si chiude un cerchio con Messi e se ne apre un altro per i nazionali di talento come Mac Allister, che rinunciano senza problemi a giocare.

Una gara iniziata con il cambio tecnico rispetto alle ultime partite: Deschamps recupera Rabiot e lo schiera al posto di Fofana, Upamecano torna in difesa, esce Konate.

In Argentina è cambiato l’assetto che gli ha permesso di arrivare in finale, con Di Maria al posto di Paredes dall’inizio.

All’inizio l’Argentina fa meglio del sudamericano tranne che per il tocco di palla dei protagonisti, e va al tiro con Mac Allister che non impensierisce Lloris.

Al 15′ su palla piazzata al centro di un rasoterra, Di Maria arriva alla conclusione ma di destro calcia altissimo.

Dopo aver bevuto Dembel sulla sinistra ed essere entrato in area, l’avversario lo mette a terra ed è rigore netto.

La Francia in campo non esiste, e al 35′ una magnifica Argentina segna due a zero con un’azione che dovrebbe essere garantita nell’acquisto di un biglietto per una finale del Mondiale: uscita bassa dell’Argentina sull’asse Messi, Alvarez, Mac Allister, Di Maria.

Al 40′ del primo tempo, Deschamps mette in campo un disastroso Dembele e anche Giroud, inserendo Marcus Thuram e Kolo Muani.

L’inizio del secondo tempo è simile all’inizio del primo: la Francia ci prova, l’Argentina riparte a razzo e arriva davanti alla porta di Lloris.

Da tempo la sensazione è che per la Francia dopo il raddoppio subito la reazione nei primi 30 minuti non ci sia, l’atteggiamento è triste e gli errori banali una costante.

Al 78′, nella finale del Mondiale, Otamendi si fa rubare il tempo da Kolo Muani e lo ferma fallosamente.

Due minuti dopo, su palla lanciata da Messi, Mbapp segna il gol del due a due e il finale è finito.

Il match cambia quando l’Argentina non riesce più ad uscire e la Francia prova a trovare il terzo gol e per poco non lo trova con Rabiot.

Messi ci prova al 97′, ma il tiro è centrale e Hugo Lloris segna in corner.

L’Argentina paga il costoso modello di gioco messo in campo nei 90 minuti regolamentari e il colpo di recupero in due minuti.

La Francia è forse la nazionale che ha più talento.

Non ha brillato per niente con i titolari, ma quelli che sono entrati in corso d’opera hanno cambiato le carte in tavola e l’Argentina ha avuto un contributo piuttosto scarso dai ricambi: Al 105′ Lautaro perde tempo su un’occasione molto ghiotta, poi la Francia si salva sulla conclusione successiva, e Lautaro si divora sempre un’altra occasione nella ripresa del primo tempo.

Lautaro spara al portiere, ma ci pensa Messi all’11’ a riportare in vantaggio l’Argentina.

Su uno dei suoi tiri c’è un rigore e il centravanti del Paris SaintGermain lo trasforma ancora.

Miracoloso Martinez su Kolo Muani nell’ultimo minuto, a tu per tu il portiere argentino ferma il tiro del francese a botta sicura di piede, sul ribaltamento davanti a Lautaro sbaglia un colpo di testa piuttosto comodo e si va ai rigori.

Argentina (4-4-2): Tagliafico, De Paul, Di Mara, and Enzo Fern.

La Francia ha un 4-2-3-1 con Lloris, Varane, Upamecano e Tchouaméni.

Il numero 10 segna un gol pesantissimo a 12 minuti dalla fine dei tempi supplementari, dopo un’azione insistente sulla sinistra.

Di Maria è l’autore del raddoppio, esce ed entra Acuna.

L’Argentina conduce per 2 a 0 dopo il rigore di Messi e il gol di Di Maria.

You may also like

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *