Il decreto Covid del 17 marzo ha dato alle aziende e ai lavoratori più tempo per tornare alla normalità. Per altri due mesi sarà in vigore il regime semplificato per l’attivazione del lavoro agile, ma dal 1° luglio 2022 dovrà essere trasmessa al Ministero del Lavoro la stipula della convenzione individuale tra azienda e lavoratore. La novità, che si configura come un periodo transitorio volto ad accompagnare le imprese verso il ritorno alle regole ordinarie, va di pari passo con l’estensione della tutela prevista per i lavoratori fragili. Torna in campo il decreto adottato dal Ministero del Lavoro, della Salute e della Pubblica Amministrazione il 4 febbraio per individuare i lavoratori interessati dall’estensione della tutela. La perequazione delle assenze dal lavoro al ricovero è prevista per il 31 marzo. A seguito delle modifiche previste dal decreto Covid del 17 marzo 2022, i datori di lavoro potranno inviare le comunicazioni di smart working in maniera più semplice. Il DPCM 1 marzo 2020 consente alle imprese di adempiere agli obblighi di informazione in materia di salute e sicurezza nel lavoro Agile nei confronti dei lavoratori e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza in modalità telematica, nonché utilizzando la documentazione messa a disposizione dall’INAIL. La bozza del DL Covid prevede una mezza tutela per i lavoratori fragili, ma le novità previste per loro meritano un’analisi a parte. Per i lavoratori fragili, il comma 2, l’articolo 10 della versione del decreto Covid in circolazione, ancora in bozza, prevede l’estensione del diritto allo svolgimento del lavoro in smart working. Dal 16 ottobre 2020 i lavoratori fragili possono svolgere il proprio lavoro in modo Agile, anche mediante assegnazione a mansioni diverse o svolgendo attività di formazione a distanza secondo quanto previsto dal comma 2-bis dell’articolo 26 del decreto Cura Italia. Solo i lavoratori che rientrano nell’elenco delle malattie individuate dal Ministro del Lavoro, della Salute e della Pubblica Amministrazione possono proseguire con l’esperienza di lavoro in smart working. C’è un pubblico più definito rispetto a quanto ad oggi previsto e fino al 31 marzo, periodo in cui viene riconosciuto il diritto al lavoro agile per i lavoratori immunodepressi, affetti da malattie oncologiche o con terapie salvavita in corso e portatori di handicap. In caso di impossibilità a svolgere il lavoro in modalità Agile, non ci sarebbe alcun prolungamento del periodo di assenza al ricovero.

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