Il codice fiscale per la compensazione del credito d’imposta è fornito dall’Agenzia delle Entrate. La nuova sequenza di cifre è stata stabilita dalla delibera n. 13 del 21 marzo 2022, che ha consentito l’utilizzo della facilitazione introdotta dal decreto Sostegni ter. Per avere diritto all’agevolazione è necessario rispettare un requisito: i costi medi per kWh della componente elettrica nell’ultimo trimestre del 2021, al netto di tasse ed eventuali agevolazioni, devono essere superiori del 30 per cento rispetto a quelli dell’ultimo trimestre del 2019. L’Agenzia delle Entrate ha istruzioni per utilizzare il credito d’imposta come compensazione. L’ultimo passo dell’agevolazione introdotta dal decreto Sostegni ter è contrastare le bollette alte. Il codice fiscale sarà inserito nel modello F 24 per la compensazione del credito d’imposta previa delibera dell’Agenzia delle Entrate. I soggetti devono inserire la sequenza 6960, che si riferisce al credito d’imposta a favore delle imprese energivore, per essere in regola. Potranno recuperare il 20 per cento delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel primo trimestre del 2022. I requisiti per i soggetti che possono ottenere le somme sono nel decreto Mise. Per poter beneficiare del credito d’imposta, i costi medi per kWh della componente elettrica devono essere superiori del 30 per cento alla media dei relativi. L’importo dei compensi corrisposti alle imprese che rispettano la legge non concorre alla formazione del reddito d’impresa né è compreso nel calcolo della base imponibile IRAP. Vengono fornite le istruzioni per la compilazione del modulo F 24 al fine di ottenere gli importi della compensazione. In caso di pagamento dell’agevolazione deve essere inserita la colonna “importi dovuti”.

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