Dopo che il Consiglio Comunale ha votato all’unanimità per la riapertura del Castello Carlo V, è stato mio dovere tenere un discorso in seno al Consiglio che si è celebrato giovedì 7 aprile scorso. Le vicende di questo nostro importante monumento, insieme a quanto accade nei vari luoghi della cultura della città, non sono altro che il riflesso di una situazione nazionale precaria e fragile, le cui debolezze sono state evidenziate dalla Pandemia. Volevo ringraziare i cittadini che monitorano i nostri luoghi della cultura, mostrando una consapevolezza che dovrebbe essere propria di ogni cittadino. Nonostante il trasferimento in una sede più ristretta, il personale della biblioteca comunale è comunque in grado di garantire un ottimo servizio. Il Ministero della Cultura ha creato un’unica entità denominata gli organi periferici del ministero. Sin dalla loro inaugurazione, il sindaco e l’assessore alla cultura hanno svolto momenti di confronto su diverse tematiche, tra cui il castello. La mancata apertura, così come le condizioni in cui si trova il sito, credo debbano produrre riflessioni sulla delicatezza dei beni archeologici, che richiedono cure costanti e non occasionali. È giusto e doveroso aprire e rendere fruibili i luoghi della cultura, ma è ancora più importante pensare al dopo. È importante saper programmare la corretta fruizione di questi luoghi, oltre a pensare a gestioni ed eventi che non facciano perdere loro il valore culturale e identitario. Ora più che mai occorre programmare un’offerta culturale di alto livello, come questa città sa fare molto bene e come merita.

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