Lo Stato non può spiegare al pubblico cosa è successo nella zona perché alcune persone sono state arrestate. Il sospetto può tenere una conferenza stampa e dire quello che vuole. Gli effetti della legge sulla presunzione di innocenza sono stati spiegati da Nicola Gratteri. Il procuratore capo di Catanzaro, ospite della Festa del Fatto Quotidiano alla Casa del Jazz di Roma, ha detto che la legge è stata approvata dai giornali. Gratteri è completamente in disaccordo con le riforme della giustizia varate dal governo. Non pensavo fosse possibile. Il meccanismo che uccide i processi se non si concludono entro due o tre anni è quello che ha detto quando ha approvato questa legge. Le riforme varate da Cartabia non hanno nulla a che vedere con il funzionamento del sistema giudiziario secondo il capo della pm di Catanzaro. Si tratta di un accordo politico con la magistratura. Hanno fatto qualcos’altro dopo aver vinto il concorso per essere un magistrato. Non è così che si fa giustizia. Crede che la montagna alla fine abbia dato alla luce il topo e che non ci saranno miglioramenti sulla riforma. Disse che dopo il caso Palamara c’erano solo pettegolezzi e che il CSM doveva essere resettato. Matteo Renzi non ha nominato Gratteri Custode dei Sigilli. Non ho fatto domanda per il CSM. Ho chiarito che l’avrei fatto, anche se non ci avevo mai pensato, volevo solo vedere i volti dei leader. Ci sono pazienti psichiatrici nelle carceri, ma perché ci sono? Il dibattito in campagna elettorale non prevedeva la lotta alla mafia. Secondo Gratteri, la lotta alle mafie non è scomparsa solo dall’agenda politica di questo governo, ma anche da alcuni governi. I 5 stelle non possono dire di non aver peccato, perché avrebbero dovuto far cadere prima il governo. I due consiglieri eletti dal M5s non mi hanno nemmeno votato quando ero candidato alla Procura Nazionale Antimafia. Il magistrato ha spiegato come funziona la raccolta dei consensi. L’articolo è stato scritto da Festa del Fatto. La politica non ne parla più, secondo Il Fatto Quotidiano.

You may also like

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *