Cinque persone dell’Università degli Studi di Milano hanno vinto l’Hackathon.

L’azienda aretina ha promosso una sfida per valorizzare i giovani talenti del settore informatico e dell’ingegneria gestionale, invitati a proporre soluzioni tecnologiche innovative per sviluppare l’economia circolare con un percorso volto a stimolare il lavoro di squadra, acquisire nuove conoscenze e sperimentare un primo incontro con il mondo del lavoro.

L’iniziativa ha visto sfidarsi laureati e laureandi delle principali università italiane che hanno realizzato piattaforme digitali dedicate allo scambio, al prestito, al riuso, alla riparazione e al riciclo di oggetti di uso quotidiano, trovando la loro conclusione in un webinar dove sono stati presentati i progetti in concorso e dove sono stati proclamati i vincitori.

I cinque laureandi e laureandi che hanno lavorato per dare vita al “Prestalock” sono espressione dei corsi di informatica dell’Università degli Studi di Milano.

Una nota di merito è stata data al team formato da Marco Astara e Leonardo Equestre, studenti di informatica dell’Università di Perugia, che hanno presentato la piattaforma “Reuse It” in grado di promuovere i principi dell’economia circolare per ridurre la produzione di rifiuti, anche attraverso la condivisione di video su come.

Il nostro primo Hackathon ha avuto l’obiettivo di valorizzare questa passione attraverso la condivisione e lo scambio di idee come base per creare qualcosa di utile alla tutela dell’ambiente e della salute.

Cinque persone dell’Università degli Studi di Milano hanno vinto un Hackathon.

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