“Se il governo vuole propugnare una linea guerrafondaia ‘armi ad oltranza e zero trattative’ venite alla Camera a dirlo, a mettere la faccia davanti agli italiani ea far votare il Parlamento”.

Durante le dichiarazioni di voto sulle mozioni sul tema Ucraina, in aula c’è stata una parola di Giuseppe Conte.

Il documento M5s è stato respinto dalla Camera con 46 voti favorevoli, 195 contrari e 75 astenuti.

La mozione dell’alleanza Verdi-Si è stata respinta con 54 voti favorevoli, 246 contrari e 1 astenuto.

Il via libera è stato dato alla mozione di maggioranza dopo che l’opposizione ha votato parti del documento.

Il leader del Movimento 5 Stelle ha attaccato duramente il governo e confermato la linea del suo partito: “Il decreto legislativo sull’invio di armi all’Ucraina non può essere una routine”.

Ha affermato che un nuovo quadro di intervento non è più rinviabile e che è garantito il diritto dei cittadini a un’informazione trasparente.

L’ex premier ha affermato che l’Italia gioca un ruolo di primo piano nella crisi ucraina promuovendo una conferenza di pace.

Molti si sono abituati alla guerra e l’hanno quasi abolita.

Il M5S condanna fermamente l’aggressione russa e chiede un piano diplomatico e un consistente aiuto militare al popolo ucraino: non per slanci bellicosi ma per porre fine all’iniziale asimmetria delle forze in campo.

“Sono abituato a non cambiare opinione e lo faremo”, ha detto il ministro della Difesa confermando la linea del governo.

Il ministro della Difesa porterà in Consiglio dei ministri il decreto di proroga dei tempi delle decisioni già prese che scadono il 31 dicembre per un’eventuale fornitura di mezzi militari all’Ucraina.

“Il governo venga in Aula a mostrare la faccia ea far votare il Parlamento”.

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