I funzionari cinesi inizieranno a reprimere gli utenti di Internet a cui piacciono i post sui social media illegali o dannosi.

Secondo la CNN, la Cyberspace Administration of China ha annunciato una nuova serie di linee guida sui social media che prenderanno di mira i Mi piace oltre a commenti e post.

Il nuovo regolamento richiede ai siti di social media cinesi di verificare le identità reali di tutti gli utenti e assegnargli un punteggio in base a Mi piace e commenti con utenti con punteggi bassi inseriti nelle liste bloccate.

I manifestanti sono stati un passo avanti rispetto alla censura, inviando contenuti tra cui foto e video a terze parti al di fuori del paese che possono essere successivamente caricati sui social media in Cina.

Il governo cinese è stato costretto a respingere la politica zero-covid dopo che i video hanno attirato più manifestanti.

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Joseph Cheng, professore in pensione di scienze politiche presso la City University di Hong Kong, ha dichiarato alla CNN che le autorità sono molto preoccupate per la diffusione delle attività di protesta e un importante mezzo di controllo è interrompere le comunicazioni di potenziali manifestanti.

Secondo il fondatore e CEO di Strategy Risks, è probabile che la sorveglianza sui social media in Cina diventi più aggressiva man mano che le proteste si espandono in tutto il paese.

Cheng ha detto: “È quasi impossibile fermare la diffusione delle attività di protesta poiché l’insoddisfazione continua a diffondersi e le persone arrabbiate possono trovare tutti i modi per comunicare ed esprimere i propri sentimenti”.

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