Bruna lived in Grandi Motori.

Luca studia ingegneria.

Non credo si conoscano, ma il primo sabato di settembre erano in corteo in difesa degli operai.

La dignità degli esseri umani.

Hanno i diritti degli altri.

Io sono in pensione.

Bruna dietro il suo striscione ha detto che le fa male vedere cosa stanno facendo ai giovani.

Gli studenti sono qui per il futuro.

Penso all’anno che verrà quando penso a Bruna e Luca, due triestini che hanno preso parte all’evento più trasversale che abbia mai visto a Trieste.

Non per fare previsioni, mentre si chiude un altro anno incredibile e imprevedibile, all’insegna dei “cigni neri”, ma semplicemente una domanda che è anche un augurio: Trieste, nel 2023 che si apre con la caduta dell’ultimo confine del Novecento che ha segnato questo territorio, non potresti tifare più spesso Trieste? In un mondo così complesso, dove le crisi si accumulano su crisi e dove crescono i disagi economici e sociali, la città dovrebbe tutelare ciò che ha, il suo porto, la sua istruzione, la sua sanità pubblica, i suoi affari, la sua offerta culturale e sportiva, la sua qualità della vita.

Affinché abbia successo e cresca, dovrebbe essere in grado di concordare ciò che vuole diventare in un momento di grandi opportunità e rischi.

Non è impossibile.

Anche se il contenzioso Wrtsil non è chiuso, anche Trieste sa fare gioco di squadra.

Ne vale la pena se lo sa.

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