I crimini di guerra dell’esercito russo sono stati denunciati dal sindaco di Bucha Anatolii Fedoruk tre giorni prima che le truppe lasciassero Mosca. L’intervista, realizzata dall’agenzia Adnkronos e pubblicata il 28 marzo da ilfattoquotidiano.it, smentisce le ricostruzioni dei negazionisti: c’è infatti chi sta riavviando il videomessaggio registrato dal sindaco dopo il ritiro da Mosca. Il sindaco ha già denunciato le “fosse comuni”, “i cadaveri in strada” e gli “orrori della seconda guerra mondiale”, come dimostra il testo che ripubblichiamo di seguito. Il sindaco, Anatolii Fedoruk, in un’intervista all’Adnkronos parla degli orrori della seconda guerra mondiale: stupri, fosse comuni, cadaveri dissotterrati dati in pasto ai cani. Le forze armate ucraine, la difesa del territorio ei volontari continuano a lavorare nell’area, nonostante Bucha, Hostomel e una parte di Irpin siano occupati. Il sindaco della città 30 chilometri a nord-ovest di Kiev afferma che ci sono forti combattimenti e credono nella liberazione. “Un onore che ci è stato dato per il coraggio, per la resistenza e per la sofferenza che il nemico ha portato sul nostro territorio: sono ormai 33 giorni che il nostro popolo difende la propria terra dagli occupanti russi”, afferma Fedoruk chi insieme a uno solo-. Il sindaco ha detto che il 28 febbraio l’esercito ucraino ha iniziato a combattere nelle strade di Bucha, distruggendo le colonne dei carri armati di occupazione. Il sindaco invita alla prudenza in caso di arretramento delle posizioni dell’esercito russo negli ultimi giorni. “Tutti gli orrori di cui abbiamo sentito parlare come crimini commessi dai nazisti durante la seconda guerra mondiale ora li vediamo qui a Bucha, dove è in corso un piano di terrore contro la popolazione civile – dice Fedoruk – È difficile credere che uno cosa in cui questo può accadere. I russi hanno sparato alle auto che trasportavano i civili che si erano uniti alla colonna degli autobus e hanno bloccato le colonne degli aiuti umanitari. Nonostante le difficoltà di fuga, prima della guerra rimasero in città circa 6-7mila persone. Migliaia di persone sono state evacuate attraverso corridoi umanitari, quindi la maggior parte di loro ha lasciato le proprie case. I parenti dei propri cari morti non possono recuperare i loro corpi. Anche gli elettrodotti e non è possibile ripristinarli a causa dei combattimenti”, dice il sindaco, spiegando che i 5-6mila civili rimasti in città, su una popolazione che prima del conflitto contava quasi 50mila persone, sono stremato: “Per 3-4 settimane le persone sono state costrette a nascondersi nelle cantine, a vivere senza connessione internet, senza elettricità, senza gas, praticamente senza ricevere consegne di cibo e medicine dall’esterno”. I russi cercano di schiacciare la resistenza perché quando le persone hanno freddo e fame, diventano più sottomesse. L’entità dei danni varia da zona a zona, ma hanno subito tutti i 14 centri abitati che fanno parte della comunità di Bucha. Dopo la liberazione della città, il sindaco si è detto convinto che avremmo resistito e ricostruito tutto ciò che è stato danneggiato. Al momento è difficile fare progetti, ma so che gli abitanti di Bucha amano molto la loro città. Il sindaco ha denunciato l’articolo su fosse comuni e corpi in strada.

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