Lo stemma comunale è la carta d’identità di una comunità e ne documenta la storia proprio come la maglia del Milan. “In argento, il ponte rosso a due turrito e merlato sulla base di un paesaggio azzurro” è la definizione del profilo araldico dello stemma. Le ragioni dietro lo stemma araldico erano alla base della chiacchierata con i ragazzi. I primi stemmi della storia sono quelli raffigurati sulle bandiere degli eserciti medievali per identificare i soldati di un determinato territorio. Gli stemmi venivano passati dalle bandiere sugli scudi. Sulla base delle disposizioni vigenti, lo stemma comunale è composto da tre diversi elementi. Vi sono due torri, una in terra lombarda e l’altra in piemontese, che servivano ad ospitare questa famiglia. La palizzata che sosteneva il ponte è ancora lì. Uno “stemma parlante” è uno stemma con figure identificate con il nome del proprietario. Quando una famiglia arriva a Turbigo all’inizio del 1400, diventa proprietaria del cosiddetto ‘Porto di Turbig’, che sta alla base dello stemma di Turbigo. Il ponte sul Ticino non c’era più, ma probabilmente erano rimaste le torri e il passaggio avveniva aggrappando le barche ad una fune che veniva tenuta in posizione accoppiandosi alle due torri esistenti su entrambe le sponde.

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