La crisi del prezzo del diesel comincia a farsi sentire anche in altri settori, ma questa categoria in particolare è la più colpita e rischia molto. Il prezzo di gasolio e benzina ha superato a marzo i 2 euro al litro, causando una serie di problemi che si stanno pian piano diffondendo a molte altre categorie di lavoratori. Le riforme attuate con il decreto energia non sono bastate e il taglio delle accise non ha avuto rilevanza poiché il prezzo è sceso solo intorno a 1,65 e 1,75 al litro. Si è discusso molto sulla nuova elevazione nemmeno due giorni dopo l’emanazione del decreto. Il prezzo del diesel e della benzina è salito di 20 centesimi. Tra un mese finiranno le riduzioni di prezzo e potremmo vedere raggiunto il tetto di 3 euro al litro se non superato. Se questo sarà insostenibile per l’intero settore agricolo, lo è anche per i trasportatori, che manifestano da oltre un mese. Uno dei settori chiave dell’Italia sta affrontando una delle sue peggiori crisi. Gli agricoltori che hanno agevolato i prezzi per l’acquisto di grandi quantità di diesel non sono più in grado di far fronte ai continui aumenti dei prezzi dei carburanti. Se non si trova una soluzione, i trattori potrebbero fermarsi e i campi potrebbero andare in malora. L’articolo Diesel to the stars batte un nuovo record: per questa attività è impossibile continuare il lavoro.

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