L’Ossezia del Sud, una regione georgiana che si prepara alle consultazioni elettorali, ha discusso l’annessione della piccola oblast alla Federazione Russa. Il presidente della regione del Caucaso ha dichiarato la possibilità di annessione alla Russia tramite referendum. Non è un caso che quest’ultima striscia situata a 900 chilometri a est di Kiev sia una delle poche entità ad aver riconosciuto l’Ossezia del Sud. Nel Caucaso, il termine defacto è usato per spiegare le dinamiche politiche sorte sul terreno ma non approvate dalla comunità internazionale. La recente riconquista di gran parte dei territori del Nagorno da parte dell’Azerbaigian ha indebolito l’influenza dell’Armenia nell’area. La Russia fa sentire il suo peso con le proprie forze di interposizione composte da duemila uomini, ma il presidente Aliyev non considera l’Armenia come una controparte quando si discute del destino degli armeni locali. Secondo molti analisti, si tratterà solo del Cremlino ora che la Russia vede l’Azerbaigian come la vera potenza nella regione. Il 22 febbraio il presidente della piccola repubblica del Karabakh ha accolto con favore la decisione della Federazione Russa di riconoscere l’indipendenza delle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk. Ora che la Cina si sta affermando come un vero concorrente economico in Asia centrale, la Russia è costretta ad affermare costantemente la sua supremazia. Un sondaggio del 2020 su 4.500 persone ha rilevato che il 70% di loro era molto preoccupato per l’acquisto cinese di grandi proprietà nella loro terra. L’obiettivo di entrare nelle questioni politiche interne dei paesi eurasiatici non è perseguito dal partito.

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