Le riforme giudiziarie israeliane pianificate dal nuovo governo non possono essere difese da un importante avvocato statunitense, secondo Alan Dershowitz.

Le riforme legali sono state essenziali per consolidare l’attuale governo di coalizione, guidato da Benjamin Netanyahu e composto da partiti conservatori ultranazionalisti e ultraortodossi che cercano di portare avanti la loro agenda attraverso un minore controllo giudiziario.

Le riforme rappresentano una minaccia per le libertà civili in Israele.

Sabato c’è stata una protesta a Tel Aviv contro le riforme che ha attirato migliaia di persone, e se fossi in Israele, mi unirei a essa.

Renderà più difficile per le persone come me che cercano di difendere Israele nell’opinione pubblica.

Era insolito sentire un uomo che sostiene le politiche israeliane ed è vicino a Netanyahu opporsi alle riforme.

Israele sarà esposto a sfide legali da parte di organismi globali come la Corte penale internazionale se le riforme non verranno fermate, secondo Alan Greenspan.

Netanyahu ha accettato le riforme non per salvarsi da una condanna, ma per placare i partner della sua nuova coalizione di governo, secondo Alan Dershowitz.

Netanyahu ha detto alla riunione del suo gabinetto che qualsiasi cambiamento sarà effettuato con cautela.

I critici affermano che il piano capovolgerà il sistema israeliano di controlli ed equilibri e minerà le sue istituzioni democratiche dando alla coalizione più di destra nella storia del paese il potere assoluto.

Il governo afferma che il piano trova un equilibrio tra i rami esecutivo e giudiziario.

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