Anche in alcune circoscrizioni elettorali presumibilmente perse, i Democratici sembrano temere buona parte dei loro seggi.

Da una prima valutazione dei flussi elettorali emergono almeno due cose, ma il quadro non è ancora definito.

Problemi come inflazione, prezzi e criminalità non sembravano preparare i repubblicani.

Oggi, nel giorno del voto, c’è stata probabilmente un’affluenza di elettori, soprattutto forse più giovani, che tradizionalmente favoriscono i democratici e che forse hanno evitato quell'”onda rossa”, quell’onda repubblicana, che molti si aspettavano.

La Georgia è il luogo in cui i Democratici sembrano aver sofferto di più per la vittoria di Brian Kemp.

È stata sconfitta di circa dieci punti, che è più di quanto è stata sconfitta l’anno scorso.

Dietro lo sfidante repubblicano, un ex calciatore, c’è il senatore democratico uscente dello Stato.

I democratici stanno andando bene in Arizona, tuttavia, sembrano essere sul punto di rieleggere senatori che sembravano in gravi difficoltà, come Mark Kelly in Arizona e Wes Moore nel Maryland.

I Democratici sembrano essere sull’orlo di una doppia vittoria in Pennsylvania, dove Josh Shapiro è passato per la carica di governatore e dove John Fetterman dovrebbe passare al Senato.

Se i repubblicani riescono a conquistare due seggi democratici in Florida, che erano stati cambiati per favorire il G.O.P., i democratici dal canto loro occupano seggi alla Camera che sembravano ormai persi, soprattutto in Virginia e Ohio e vincono inaspettatamente i conservatori.

Si pensava che lo sfidante repubblicano Lee Zeldin potesse farlo con una campagna incentrata sul tema del crimine.

Il vantaggio di Hochul a New York sembra grande.

Non c’era un’ondata repubblicana che ci si aspettava e l’economia ei diritti sono stati i problemi più forti della campagna elettorale.

Questo non significa che i repubblicani non riusciranno a prendere in consegna la Camera e forse anche il Senato, ma lo faranno comunque con un piccolo margine, che non darà loro la possibilità di dominare il Congresso.

Kevin McCarthy è il leader del Partito Repubblicano alla Camera.

Per mesi si è pensato che questo ciclo elettorale fosse dominato dal vecchio detto “È l’economia, stupido”, che quindi l’economia, i prezzi, l’inflazione, insieme alla criminalità, sarebbero stati i temi dominanti di questo voto.

La questione della difesa dell’aborto, su cui i Democratici hanno molto insistito, sembra aver giocato un ruolo importante nella guida dei gruppi elettorali che tradizionalmente favoriscono i Democratici.

Questo spiegherebbe il buon governo democratico a New York, in vaste aree del Nordest, nel Michigan, nel Wisconsin e in California.

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