In questo modo, saliranno a 16 gli anni di leadership che lo rendono il primo ministro più longevo d’Europa. Il risultato delle elezioni politiche di ieri in Ungheria. Una vittoria, ma non un trionfo come sperava Orban. Il premier ultranazionalista uscente ha battuto la coalizione dell’opposizione: questo almeno da un primo sondaggio diffuso dopo la chiusura delle urne. Secondo l’istituto di sondaggi d’opinione Median, la formazione di Orban, Fidesz, avrebbe ottenuto il 49% dei voti, mentre la coalizione di opposizione Uniti per l’Ungheria – che riunisce partiti di sinistra, ambientalisti, liberali e populisti di destra guidati dal moderato Peter Marki-Zay- 41%. Il dato di Median non è un exit poll in quanto il sondaggio è stato condotto tra giovedì e venerdì, ma il sondaggio è il più recente sulle intenzioni di voto e l’unico pubblicato finora dopo la chiusura delle urne alle 19:00. Non ci sono stati gli exit poll. L’opposizione otterrebbe 77 seggi in Parlamento, mentre Fidesz avrebbe 121 seggi. Secondo i primi risultati ufficiali della votazione forniti dall’ufficio elettorale nazionale, il partito Fidesz di Viktor Orban ha un netto vantaggio: dopo oltre il 70% dei voti, il premier uscente guida il confronto con la coalizione composta dal partito della stesso nome. Il leader dell’Alleanza che ha sfidato il premier sta perdendo nel suo collegio elettorale, dove il candidato Fidesz ha ottenuto il 45% dei voti contro il 40% del candidato dell’Alleanza. Nemmeno l’assistenza del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, è bastata all’opposizione, che sabato sera si è rivolta a Orbn, “l’unico in Europa a sostenere apertamente Putin”. Le elezioni politiche di ieri in Ungheria non sono incluse. Agli elettori è stato chiesto di commentare la legge che vieta di mostrare qualsiasi contenuto nei media o nelle scuole che descriva o promuova l’omosessualità o il cambio di sesso. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha definito “vergognosa” la legge approvata nel giugno dello scorso anno e ha dato all’Ungheria l’avvio di una procedura d’infrazione. Le 13 associazioni che hanno organizzato una campagna per invalidare il voto affermano che Orban voleva un referendum pazzesco. Ron dice che hanno chiesto di barrare sì e no a tutti i quesiti referendari perché non credevano ci fosse una risposta alle domande. Intanto Orban stappa lo champagne e proclama che questa nostra quarta vittoria consecutiva è la più importante, perché abbiamo conquistato il potere contro un’opposizione che era alleata. Ha aggiunto che erano contro il presidente ucraino. I voti postali ungheresi sono stati trovati in una discarica in Romania piena di voti dell’opposizione e Peter Marki-Zay è lo sfidante.

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