E’ stato depositato in Senato il disegno di legge per l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta.

C’è un caso di verità nascosta anche da chi ha firmato il testo depositato a Palazzo Madama.

Il testo introduttivo alla legge dice che c’è stato e c’è ancora chi su questo delitto e sui suoi mandanti ne sa di più di quanto riportato.

Pochi giorni fa il promotore di giustizia vaticana ha deciso di riaprire le indagini sul caso ed è probabile che questa decisione rispecchi anche l’attenzione che ha risvegliato una fortunata serie televisiva sulla scomparsa di Emanuela Orlandi.

Ci sono sei punti nel disegno di legge.

L’obiettivo è quello di verificare, attraverso l’esame degli atti investigativi e giudiziari e l’acquisizione di atti e testimonianze, gli ostacoli che si sono opposti all’attività investigativa e all’accertamento della verità e della responsabilità dei fatti.

In proporzione al numero dei gruppi parlamentari, la Commissione è composta da venti senatori e venti deputati nominati dal Presidente del Senato della Repubblica e dal Presidente della Camera dei Deputati.

Il Presidente del Senato della Repubblica e il Presidente della Camera dei Deputati si impegnano a mettere a disposizione il personale, i locali e gli strumenti necessari all’attività della Commissione.

La Commissione procede alle indagini e agli accertamenti con gli stessi poteri e limiti dell’autorità giudiziaria.

I componenti della Commissione, i funzionari e il personale addetto alla Commissione stessa, nonché tutti gli altri soggetti che collaborano con la Commissione sono tenuti al segreto, anche dopo che siano venuti a conoscenza di atti per motivi d’ufficio o di servizio.

Il disegno di legge per l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta è stato depositato al Senato da Emanuela Orlandi.

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