Le maggiori capitali europee saranno le mete più ambite all’estero.

Se non fosse per l’inflazione, le bollette esose e la tragedia della guerra in Ucraina, il turismo italiano tornerebbe alla normalità.

Il ministro del Turismo è il primo ad applaudire i dati presentati da Federalberghi sul ponte dell’8 dicembre.

Optare per il turismo interno, quello di prossimità, – spiega ancora, – significa non solo (ri)scoprire l’Italia più autentica, più vera, fatta di tanti posti meravigliosi che sono proprio qui, dietro l’angolo, e che troppo spesso hanno stato trascurato a favore di destinazioni apparentemente più appariscenti e attraenti; significa anche, e soprattutto, nutrire le tante realtà, piccole e grandi, che contribuiscono in modo significativo allo sviluppo dell’intera industria turistica nazionale.

Significa creare lavoro e occupazione, generare valore per l’Italia e sostenere ciò che dobbiamo e vogliamo impegnarci per fare della prima azienda del nostro Paese: il turismo’ Con la festività dell’8 dicembre che cade di giovedì, molti italiani potranno godersi una meritata vacanza.

C’è un importante contributo allo sviluppo del PIL e dell’occupazione che viene dalla festa dell’Immacolata.

Il 25 dicembre e il 1 gennaio sono entrambi domeniche.

Il presidente degli albergatori italiani non nasconde che la maggior parte delle scelte sono state condizionate dal conflitto in Ucraina e dai vertiginosi rincari dell’energia.

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