Sul palco che aveva come sfondo una gigantesca bandiera ucraina si sono alternati rappresentanti di associazioni e politica, tra cui una ragazza iraniana che la questura vigila per il suo sostegno alle proteste nel suo Paese.

Letizia Moratti, l’ex vicepresidente della Regione Lombardia, ha detto che ci sono momenti in cui bisogna scegliere da che parte stare.

Il leader di Action, Carlo Calenda, ha parlato del confronto tra la resistenza dei soldati di Kiev e quella degli italiani durante la mobilitazione indetta dal terzo polo.

Calenda ha detto nel suo discorso di essere rimasto sconcertato e sorpreso da come un pezzo di mondo che canta ricordi la resistenza, non si arrese.

La storia della sinistra è fondata sulla Liberazione e la difesa della libertà e della libertà è sempre con la pace, ha detto.

Disse che Letta aveva sbagliato a scegliere la Roma e che non avrebbe preso parte alla manifestazione per la pace.

Se c’è una cosa da riconoscere a Enrico Letta è la totale linearità sulla questione ucraina.

Il confronto con la Guerra di Liberazione italiana è stato accolto dall’ex vicepresidente della Regione Lombardia, Letizia Moratti.

L’ex sindaco di Milano ha detto di aver scelto di stare qui perché ci sono momenti in cui bisogna decidere da che parte tifare.

Matteo Renzi, che non ha parlato dal palco, sarebbe un candidato molto interessante.

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