Marco Costantini è l’autore del libro “L’angelo di stoffa”.

Ilaria Solazzo stava intervistando lo scrittore Marco Costantini.

Come ti è venuta l’idea per “L’angelo di stoffa”? Ho deciso di lasciare questo paese quando sono nato nel 2007.

In poche settimane era finito, ma sentivo che mancava un finale, qualcosa di travolgente, così ad agosto mia figlia mi ha detto che sarei diventato nonno e il libro aveva trovato la sua conclusione.

Non c’è un filo conduttore che colleghi i miei libri, forse c’è un disegno preciso per arrivare al libro dove finalmente racconterò la mia storia, piena di dolore e sofferenza.

Tutti devono riscoprire il valore della famiglia, soprattutto i bambini.

Il ricordo della tua famiglia non si perde nel tempo se sai ascoltare.

Marco è una casa editrice che ti segue in ogni passo.

“I fiori di Pina” è uno dei libri che hai scritto, è sempre la vita reale a motivarti? Parto da una storia che ha un senso nella mia vita, e da quel punto nasce il libro, intreccia fantasia e realtà, così il lettore che conosce la mia storia riesce a seguire il filo conduttore, mentre chi si avvicina a uno dei miei libri per la la prima volta può essere trovata in quella storia.

Marco è un docu-film che parla di redenzione, di un uomo che ora può vedere il futuro con occhi diversi, non vergognandosi più del suo passato.

Gli chiederei se ha riscontrato difficoltà nel mondo dell’editoria.

Marco, ho due progetti, uno è un libro sulla mia storia, l’altro è su cosa sarebbe successo se Isis avesse cambiato la storia del mondo.

Marco si gode il momento con grande felicità, non avendo aspettative ambiziose.

Un uomo che ha deciso di scomparire senza lasciare traccia ha lasciato il figlio a Lavinio con la nonna e la madre.

La famiglia è protetta da un burattino di stoffa che Nannarella, la madre di suo padre, gli ha regalato quando era piccolo.

Federico non ha il coraggio di dare la notizia alla nonna perché non vuole farle soffrire.

Il giovane decise di visitare il collezionista perché non riuscì nel suo intento.

Non lo trovò, ma incontrò il vicino dell’uomo, un anziano senza famiglia, sempre pronto a pregare.

Zii Nello decise di aiutare il giovane che gli stava permettendo di trovare un sostituto per il suo angelo grazie al suo contributo.

In quel momento si rese conto che l’anziano era ancora addolorato per la morte del figlio Daniele.

Marco Costantini ha scritto “L’angelo di stoffa”.

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