Inaugurata a Nemi, la mostra artistico-documentaria che celebra il profondo sodalizio tra il regista e il suo storico editore, è negli spazi suggestivi di Palazzo Ruspoli di Nemi.

C’è un itinerario che va dalle caricature che Fellini si divertiva a fare dell’amico e collega ai vari modelli del famoso torchio Catozzo.

Secondo la prospettiva che riteniamo ancora poco conosciuta, la straordinaria amicizia tra Fellini e Catozzo è stata il motivo della mostra.

Nella sala era presente l’intera famiglia Catozzo, continuando il lavoro dell’azienda in mostra.

“Innanzitutto erano amici e il loro legame era condito ogni giorno da battute e spirito studentesco, tanto che ho ancora una collezione infinita di caricature”, ha detto Catozzo.

Un metodo che ha permesso di verificare l’efficacia di una scena al rallentatore montando e spostando la sequenza è noto come il finale de “La dolce vita”.

LA DOLCE VITA DI FEDERICO FELLINI E LEO CATOZZO: TRA SOGNO, MAGIA E REALTÀ è stato scritto dalla Gazzetta di Roma.

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