Il taglio del cuneo fiscale è stato approvato dal Consiglio dei ministri il 4 agosto 2022, ma non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Svanisce la speranza di una nuova fetta da 35.000 del bonus da 200, misura prevista nel precedente provvedimento e destinata allo stesso pubblico. Per il secondo semestre l’ambito di applicazione dell’esenzione è esteso di 0,8 punti percentuali sulla quota dei contributi previdenziali di invalidità, vecchiaia e superstiti a carico del lavoratore. Il taglio del cuneo fiscale in arrivo con il prossimo provvedimento d’urgenza per intervenire sulle buste paga dei dipendenti aumenta dell’1,2 per cento la riduzione già prevista. Le regole per l’applicazione del provvedimento introdotto dalla Legge di Bilancio 2022. L’aumento dell’esenzione sulla quota dei contributi previdenziali per invalidità, vecchiaia e superstiti a carico dei lavoratori e dei lavoratori è stata l’unica novità. L’agevolazione è applicabile a tutti i rapporti di lavoro se viene rispettata la soglia massima della retribuzione mensile. Sempre nel rispetto del limite salariale mensile, l’esenzione si applica ai rapporti di apprendistato. Tutti i lavoratori e dipendenti di datori di lavoro, pubblici e privati, indipendentemente dal fatto che assumano o meno la natura imprenditoriale, saranno interessati dal taglio del cuneo fiscale previsto dal decreto Aiuti. Cambiamo strategia per supportare la stessa platea di beneficiari replicando il bonus di 200 euro e tagliando il cuneo fiscale come previsto. Il Presidente del Consiglio dei ministri, anticipando le future intenzioni del Governo e i prossimi provvedimenti, aveva manifestato la volontà di intervenire con un taglio del cuneo fiscale già a sostegno dei dipendenti. Le sue parole hanno suggerito i primi passi da fare con il decreto aiuti per poi arrivare a misure più strutturate e coerenti con la legge di bilancio.

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