Passare da un paradigma di economia lineare a un sistema circolare significa che i rifiuti possono essere considerati una risorsa da riutilizzare. Questo l’obiettivo della proposta di legge regionale presentata da Lista Sansa, di cui la prima firmataria è Selena Candia, che in undici articoli immagina una Liguria più attenta allo spreco e al riuso. Con la riduzione degli sprechi e la promozione del riuso, abbiamo prestato attenzione alle aziende liguri per fare in modo che la produzione di oggetti possa già essere contraddistinta da una successiva divisione per il riutilizzo dei materiali. C’è un piano triennale per ripensare i sistemi produttivi legati alla Liguria nel cartellone della Sansa List. Le quantità per i rifiuti giornalieri prodotti da ogni singolo cittadino nel comune più virtuoso e ‘arretrato’ della Liguria sono state raccolte da me e Ferruccio Sansa. Nell’entroterra savonese la quantità media di rifiuti indifferenziati pro capite è pari a 0,1. L’entroterra genovese della Val Trebbia ha una media di 2,3 chili pro capite al giorno. Montebruno ha 694 chilogrammi di rifiuti indifferenziati pro capite all’anno, Diano Marina ne ha 662 e Genova 315 chili. Il disegno di legge permetterà di tutelare l’ambiente ma anche di salvare le famiglie con una tariffazione puntuale della tassa sui rifiuti, di sviluppare la ricerca e creare posti di lavoro per le imprese. Ci auguriamo che il nostro disegno di legge arrivi in ​​Consiglio regionale con un’ampia convergenza di opposizione e maggioranza. L’articolo Rifiuti in Liguria è stato pubblicato da Liguria News.

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