Due persone sono attualmente in terapia intensiva Covid in Friuli Venezia Giulia. Grazie ai vaccini e alle versioni meno pericolose del virus, le conseguenze sulla salute in presenza di un contagio sono limitate. I malati di Covid gravi registrati ieri nel bollettino della Regione sono gli stessi del 25 marzo, ma per trovare un valore inferiore bisogna far risalire al 9 agosto. Nella fase iniziale della campagna vaccinale i ricoveri Covid in Fvg sono stati quattro volte maggiori che nelle aree mediche. La provincia più colpita è Gorizia con 617 contagi ogni 100mila abitanti. Il capo della task force regionale anti Covid ribadisce l’avvertimento sul rischio di abbassare la guardia in presenza di mobilità crescente: “Vedo scolaresche provenienti da tutta Italia e dall’estero”. Nel bollettino di ieri è stata segnalata la morte di due donne di Trieste e di Cividale. Dall’inizio della Pandemia sono oltre 4.000 le persone morte con diagnosi di Covid. Secondo i dati Istat, il Fvg è in contrasto con le regioni del Nord sulla speranza di vita alla nascita: nella nostra regione (78,6 anni per gli uomini, 88,6 per le donne) si perdono nel 2021. La sanità friulana non mostra segnali di ripresa rispetto agli effetti indiretti della Pandemia, mentre è necessario lanciare una campagna straordinaria, in particolare per la prevenzione in ambito cardiologico, oncologico e neurologico. “Spitaleri torna a prendere le lucciole per lanterne, anche perché non è chiaro cosa mi sarebbe stato negato visto che la commissione parlava di aderire alla campagna vaccinale, non i dati Istat sull’aspettativa di vita”, ha detto il vicepresidente. Due giorni fa in aula ci è stato detto del Fvg che ha segnato i tassi di risposta degli operatori sanitari sull’influenza sotto il 20%, mentre oggi, sulle vaccinazioni Covid per gli over 5 in terza dose, abbiamo solo l’1% in meno degli italiani media.

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