Si va verso una nuova flat tax per chi supera i limiti per restare nella tassazione agevolata del 15 per cento. Le modifiche alla legge delega tributaria che saranno discusse in Commissione Finanze della Camera a partire dal 5 aprile 2022, sono messe nero su bianco dal Ministero dell’Economia. Entro diciotto mesi dall’approvazione della delega fiscale sarà adottato il decreto delegato per stabilire chi potrà accedervi e quale sarà l’aliquota per chi uscirà dal regime forfettario. Il cashback fiscale, la riduzione delle sanzioni per le violazioni formali e il rafforzamento della lotta all’evasione fiscale sono alcune delle novità proposte dal MEF. La nuova flat tax per coloro che sono usciti dal regime forfettario sarà in vigore per due anni. Scopo del nuovo regime sostitutivo dell’imposta sarà quello di favorire l’emersione delle basi imponibili e accompagnare progressivamente imprese e professionisti verso il regime ordinario, secondo le modifiche proposte dal MEF. I dettagli della flat tax facoltativa saranno definiti con decreto delegato che sarà emanato entro 18 mesi dall’approvazione della legge delega. Si sarebbe dovuta applicare l’introduzione di un nuovo regime di tassazione in sostituzione dell’IRPEF per i titolari di partita IVA, che ricorda la flat tax del 20 per cento prevista dalla Legge di Bilancio. La tassazione di passaggio per le partite Iva sfuggite al regime forfettario è stata abolita prima che venisse alla luce, ma ora è tornata in auge tra gli interventi al centro della riforma tributaria. La nuova flat tax non è l’unica novità proposta dal MEF. La lotta all’evasione fiscale sarà all’esame della Commissione Finanze della Camera. Tra i principi ei criteri specifici che dovranno guidare l’attuazione della delega, vi è anche il meccanismo delle mensilità progressive degli acconti e dei saldi fiscali e la possibilità di riduzione della ritenuta d’acconto.

You may also like

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *