Il presidente deve dare atto che convincenti sono le linee guida contenute nel “Documento tecnico di indirizzo – Gestione dei rifiuti urbani” per l’aggiornamento del PRGR, Piano regionale di gestione dei rifiuti, allegate alla delibera della Giunta regionale n. 93 del 21 marzo 2022. Nel nuovo piano rifiuti rientrano la realizzazione di nuovi impianti di trattamento e riciclo e l’incremento della raccolta differenziata. Non è stato possibile gestire sulla carta il ciclo dei rifiuti in aree minori e, sulla base di questa esperienza, sembra rischioso farlo in un’area di 404 comuni. I manifestanti del piano e la proposta di autorità unica non hanno potuto svelare nulla, ma ciò potrebbe segnare un punto di partenza e una svolta da cui far emergere una Calabria nuova e innovativa. L’Eco distretto è una piattaforma per il recupero delle materie prime secondarie dai rifiuti urbani residui, per la valorizzazione della raccolta differenziata secca e per la produzione di biometano. Non ci sono prestiti in essere, in quanto quelli erogati sono oltre 40 milioni di euro, persi nei meandri dell’inadeguatezza e ingestibili. Per la discarica di servizio eco-distrettuale con una volumetria di oltre 200mila metri cubi resta da individuare il sito in cui realizzarla e per la quale non esistono finanziamenti in essere, essendo andati persi quelli previsti. Criticità a cui si aggiunge una raccolta differenziata che nel capoluogo comunale stenta a decollare, e che in tutta la provincia raggiunge una percentuale del 27,01. La raccolta differenziata effettuata nel capoluogo di provincia senza una strategia complessiva dell’intero sistema dei rifiuti e che, anche per questo, non funziona, non decolla e non dà i risultati sperati e sperati. Alla difficoltà della bonifica si aggiunge l’impossibilità di ragionare con i dati in mano sulla gestione, in quanto non è stato ancora individuato l’eventuale sito in cui effettuarla. Sede del distretto energetico regionale è stata individuata nella città di Crotone, perché già sede dell’energia idroelettrica, ed è stata inserita nel Piano Energetico Regionale. In un clima di condivisione, e con stati d’animo diversi dall'”opposizione asimmetrica”, potrebbe dar vita all’instaurazione di una Multiutility dei servizi pubblici locali, in grado di dare risposte a un territorio ea una comunità ritirata e martoriata dalla mancanza dei servizi pubblici.

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