C’è una parola che ha più di un significato. Sono usati con una feroce accusa dispregiativa. Il primo calciatore a dichiararsi pubblicamente omosessuale era di Adelaide United. Gli insulti e gli abusi verbali sono arrivati ​​dopo il consenso globale. Hanno cercato di chiarire i loro pensieri, come “Dio dovrebbe bruciare questo mondo, sembra che il diavolo sia a piede libero” e “ti rispetto amico, ma spero davvero che tu possa cambiare”. Perché non si parla di Covid? Chi dovrebbe essere una fonte di ispirazione?. Il punto più basso è stato raggiunto il 9 gennaio, quando Josh è stato vittima di insulti e cori omofobi durante una partita. Non ci sono parole per dirti quanto sono stato deluso quando ho visto e sentito l’abuso omofobo ieri sera. Questo non dovrebbe essere accettato e dobbiamo fare di più per ritenere queste persone responsabili. Non mi scuserò mai per aver vissuto la mia verità e chi sono al di fuori del calcio. Un’altra è l’idea più interessante. Il calciatore ha affermato che i social non stanno facendo abbastanza per fermare i messaggi. In questi mesi la A-League ha dovuto fare i conti con un’esplosione. I “tifosi” hanno preso di mira anche Kusini Yengi, che gioca per l’Adelaide United. Non c’è più differenza tra campo e vita privata. Tutti gli account social dei giocatori di A-League Man e A-League Women saranno monitorati da un software di intelligenza artificiale che bloccherà i commenti razzisti, omofobi, sessisti e non saranno visibili al giocatore e ai suoi follower. L’intelligenza artificiale deve intervenire dove l’intelligenza umana non arriva perché porta con sé un’amara considerazione. C’erano tutti i dubbi che ne derivavano. L’istruzione viene impartita tramite una stringa di comando e viene stabilita la differenza tra dissenso e abuso. “L’A-League sta cercando di utilizzare questa tecnologia con tutti i club e speriamo di vedere questo approccio replicato dai vertici dello sport in tutto il mondo”, ha affermato Henry Platte, il fondatore di GoBubble. Il percorso di educazione civica per il tifo è tuttora in corso. Intelligenza artificiale e filtri sui commenti del bar dello sport: la risposta del football australiano dopo gli insulti omofobici contro Joshua Cavallo è arrivata da Il Fatto Quotidiano.

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