Quante ore non riesci a dormire?. Per ribadire l’importanza del buon sonno per la salute psicofisica delle persone di tutte le età e per migliorarne la qualità, l’Associazione Mondiale di Medicina del Sonno ha ideato lo slogan della Giornata Mondiale del Sonno nel 2022. La Giornata mondiale del sonno viene celebrata in più di 90 paesi del mondo, oltre che con congressi scientifici di esperti in medicina del sonno, il 18 marzo, venerdì precedente l’equinozio di primavera. Ci sono alcune curiosità di cui potresti non essere a conoscenza. Anche quelli che riguardano gli animali. Nel 1964 Randy rimase senza dormire per 11 giorni e 25 minuti. Il decimo giorno dell’esperimento, quando gli è stato chiesto di sottrarre 7 da 100, si è fermato a 65, dichiarando di non ricordare cosa stesse facendo. Ha affermato di soffrire di insonnia di tanto in tanto, ma non ha segnalato danni mentali a lungo termine. Weston ha dormito per quasi 19 giorni nel 1977 e ha battuto il suo record. Nicole Dielen, classe 1995 e che nel 2012 ha dormito per 64 giorni di seguito, è affetta da una malattia rara chiamata ‘Sindrome della Bella Addormentata’. Gli umani trascorrono circa 8 ore al giorno tra le braccia di Morpheus, quindi se ritieni di non riposarti mai abbastanza, consideralo. I più dormienti del mondo animale sono i pipistrelli, che dormono 20 ore al giorno, seguiti dall’armadillo gigante, che dorme 6 ore al giorno. Vi siete mai chiesti come dormono cavalli e asini?. Chi dorme tre ore al giorno: le giraffe?. Rimanendo nel mondo animale, un atteggiamento curioso e tenero viene dalla lontra marina che si tiene per mano mentre dorme per evitare di perdersi e di scivolare via con il movimento delle onde. È un comportamento che affligge chi soffre di depressione grave o sindrome da stanchezza cronica, e per questo non viene mai diagnosticato da solo. La maggior parte dei sogni coinvolge il movimento e il suono, ma meno dell’1% delle persone prova sensazioni legate all’olfatto, al gusto e al tatto. Chi dorme meno tende ad avere livelli più bassi di leptina e livelli più alti di grelina, gli ormoni che ci fanno sentire sazi.

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