L’emergenza da Covid 19 ha portato alla creazione del bonus Imu per le imprese turistiche dedicate ad un settore in grave difficoltà. Trattasi di un credito d’imposta pari al 50% dell’importo versato come seconda rata per l’anno 2021 dell’imposta comunale per gli immobili rientranti nella categoria catastale D/2. Il credito d’imposta per il bonus imprese turistiche Imu è concesso alle imprese del settore turistico. Per gli immobili ove è gestita la relativa attività ricettiva è riconosciuta la metà dell’importo versato come seconda rata dell’imposta comunale. Il provvedimento è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 67, con una dotazione di 15,6 milioni di euro per l’anno 2022. Tutte le imprese turistico-ricettive che svolgono la propria attività in immobili rientranti nella categoria catastale D/2 percepiscono il credito d’imposta IMU dedicato al settore turistico. Il vantaggio comprende hotel e pensioni, oltre a un credito d’imposta e può essere utilizzato solo come compensazione. Se la seconda IMU non viene pagata, il bonus non può essere utilizzato. Secondo la legge 23 dicembre 2000, no, l’importo “scontato” non può essere superiore a 700.000 euro, limite per i crediti d’imposta dal 2010. In questo stesso articolo vi terremo aggiornati su questo. Se sei interessato al settore turistico, ti consigliamo questo approfondimento sul turismo Superbonus, fornito dal Governo.

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