La guerra in Ucraina, la crisi del settore auto, le bollette e il carburante costosi che svuotano le tasche delle famiglie italiane sono solo alcune delle cose successe prima che rimanessimo chiusi in casa per mesi a causa dell’epidemia di coronavirus. Il decreto energia contiene diverse forme di sostegno per combattere o almeno combattere il caro carburante e le costose bollette. Per tutti i lavoratori che utilizzano l’auto per la propria attività professionale, il Dirigente ha previsto un’esenzione fino a 200 euro per i buoni benzina che le aziende erogano direttamente ai propri dipendenti. Non è un bonus nella forma a cui siamo abituati a considerarlo, con possibilità di richiesta diretta da parte del cittadino, ma un incentivo per le aziende che erogano buoni benzina ai lavoratori. C’è un nuovo provvedimento che arriva per aiutare gli italiani in questo momento di crisi, insieme al taglio del prezzo della benzina. L’esecutivo dà alle aziende la possibilità di sostenere i propri dipendenti fornendo loro il bonus benzina, che non è compito del governo. Non è necessario richiedere l’incentivo perché è l’azienda che decide, di propria iniziativa, se ea chi concedere il beneficio, senza che i lavoratori debbano rispettare determinati requisiti. Non hanno diritto al provvedimento chi lavora nel settore pubblico o è titolare di partita IVA perché si applica solo ai dipendenti di aziende private. Nel nostro Paese esistono già contributi simili, i cosiddetti “fringe benefit”, e ogni buono è esente da tasse. Il decreto energia è stato varato dal governo per sostenere il Paese in questo momento di crisi e il nuovo bonus 200 benzina non è l’unica forma di sostegno che raggiunge i cittadini italiani. Il prezzo della benzina e del diesel sarà ridotto di 25 centesimi al litro, fino alla fine di aprile, come ulteriore forma di aiuto. Il governo italiano prevede interventi sulle accise, che pesano ancora per il 45% sul costo finale, nonostante i prezzi dei carburanti in Italia superino i 2 euro al litro.

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