Un vaccino sperimentale contro l’HIV a due dosi sviluppato da un team internazionale di ricercatori fa sperare la comunità scientifica dopo che è stato scoperto che genera anticorpi contro il virus mortale in 35 pazienti su 36, come dettagliato in un nuovo articolo pubblicato sulla rivista Science.

Il vaccino si concentra sulla generazione di cellule B invece di combattere direttamente il virus dell’HIV, che è difficile a causa della sua capacità di cambiare rapidamente.

Il candidato al vaccino, soprannominato eOD-GT8 60mer, utilizza una tecnica chiamata “targeting della linea germinale”, il che significa che è stato progettato per indurre anticorpi ampiamente neutralizzanti stimolando le cellule immunitarie del corpo.

Imparare a indurre anticorpi ampiamente neutralizzanti contro agenti patogeni con elevata diversità antigenica è una grande sfida per la progettazione razionale di vaccini.

Esiste una potenziale strategia per affrontare questa sfida.

Circa il 97% dei partecipanti non ha riportato effetti collaterali negativi e solo un destinatario del vaccino ha prodotto una reazione all’iniezione.

La speranza è che se riesci a indurre questo tipo di immunità nelle persone, puoi proteggerle da alcuni di questi virus per i quali abbiamo avuto difficoltà a progettare vaccini che siano efficaci.

È necessario lavorare di più prima che un vaccino possa essere utilizzato per combattere l’HIV.

Carlos del Rio, condirettore del Center for AIDS Research presso la Emory University, che non è stato coinvolto nello studio, ha dichiarato alla CNN che si tratta di una scienza entusiasmante, ma che non è un vaccino.

Se questa strategia funziona, può essere utilizzata per altri vaccini ed è di fondamentale importanza investire in questo tipo di ricerca.

Il post Gli scienziati sperano in risultati migliori dal vaccino contro l’HIV è apparso per primo su Futurismo.

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