L’NBA sta cercando di implementare un limite massimo di spesa nelle sue negoziazioni su un nuovo accordo di contrattazione collettiva con la National Basketball Players Association, un cambiamento che ha incontrato una notevole resistenza sindacale, secondo le fonti.

L’NBA vuole sostituire la tassa sul lusso con un limite rigido che le squadre non possono superare, hanno detto le fonti.

Fonti hanno affermato che la proposta della lega è stata accolta con la resistenza dell’NBPA, che l’ha considerata una non partenza nelle discussioni.

NBA e NBPA hanno tempo fino al 15 dicembre per raggiungere un accordo che consentirà loro di rinunciare all’attuale contratto collettivo di lavoro.

Secondo le fonti, l’NBA ritiene che l’attuale sistema non fornisca un campo di gioco sufficiente per rendere competitive più squadre e che la disparità di spesa delle migliori squadre abbia reso lo squilibrio insostenibile.

La lega sta cercando di convincere il sindacato che una lega più competitiva produrrà maggiori entrate e stipendi più alti.

I mercati NBA più piccoli temono che un limite di spesa superiore non riuscirebbe a creare la parità competitiva che la lega spera di raggiungere, costringendo invece squadre di mercato più piccole ben costruite a dover spezzare il nucleo dei talenti contendenti nonostante la volontà di entrare nel mercato.

Il cambiamento di sistema proposto dalla NBA porrebbe fine ai pagamenti delle tasse sul lusso condivisi con molte squadre dei mercati più piccoli, costringendo la lega a trovare un nuovo meccanismo per la condivisione delle entrate.

Venti delle 30 squadre NBA sono al di sotto della soglia della tassa sul lusso, con le altre 10 squadre che dovrebbero pagare un record di 697 milioni di dollari in sanzioni fiscali sul lusso nella stagione 2022-23.

Le sanzioni fiscali sul lusso sono state apportate da tre squadre.

Gli accordi sui diritti dei media della lega possono essere più preziosi se si trovano meccanismi per premiare i migliori giocatori che partecipano a più partite della stagione regolare.

Per evitare il ripetersi del picco massimo nel 2016 che ha premiato in modo sproporzionato una classe di free agent e squadre selezionate, stiamo lavorando a un piano “smussante” per aggiungere la manna di entrate nel prossimo accordo mediatico della lega.

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