In Italia, in particolare, si deve affrontare una profonda crisi di mercato: secondo una ricerca realizzata dal Centro Studi Promotor, il numero di auto nuove che saranno immatricolate nel Paese nel 2023 sarà di 1.500.000 unità, in diminuzione del 21,7% rispetto al.

Gli incentivi prenotabili già dal 10 gennaio 2023 non bastano a risolvere il problema, secondo il presidente del Centro studi promotore.

A causa del fatto che gli incentivi per l’acquisto di auto elettriche oa bassissime emissioni di CO2 previsti lo scorso anno sono rimasti in gran parte inutilizzati, ci troviamo di fronte a una vera e propria emergenza.

Quagliano ritiene che l’assegnazione dei bonus rischia di rimanere in gran parte inutilizzata a causa dei vincoli riguardanti la tipologia di soggetti che possono usufruirne e il tipo di auto acquistabile con gli incentivi.

Il tasso di motorizzazione dell’Italia, in base al rapporto tra abitanti e circolanti, è uno dei più alti al mondo.

L’Unione Europea ha una media di meno di 50 automobili ogni 100 abitanti.

I dati ci hanno fatto riflettere sulla necessità di adottare misure più efficaci per ridurre il parco auto.

La presenza di tante auto offre spunti di riflessione sulla qualità del trasporto pubblico, in alcuni casi non tale da indurre i cittadini a preferire mezzi di trasporto privati.

In un periodo di forti restrizioni, la possibilità di utilizzare i mezzi pubblici non era più disponibile, portando così tante persone ad utilizzare la propria auto.

In Germania, Francia e Regno Unito l’età media del parco veicoli è inferiore a 10 anni.

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