Il microbiologo è stato ospite a “The Breakfast Club” su Radio Capital. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha collaborato con dirigenti incompetenti, una scelta che non spettava a lui, secondo il microbiologo. Siamo stanchi di avere tecnici senza voti in politica e l’Italia ha bisogno di persone con competenze scientifiche. Letta non vuole il candidato delle liste Pd, che sembra avere ben poco di ‘tecnico’ e ‘super partes’. I lombardi e gli italiani non hanno la memoria corta, ricordano come la Lega abbia cercato in tutti i modi di sconfiggere il virus e gestire un’emergenza senza precedenti, mentre Crisanti trascorreva le sue giornate in tv e progressisti. Ci spiega come sia nata la sua candidatura al Pd da leader. Il microbiologo mi ha detto la scorsa settimana che lo stavano prendendo in considerazione e poi mi ha chiesto se lo confermavo. L’obiettivo dell’Università di Padova è salvare gli italiani, non la politica del Veneto. Sono entrato in polemica, ma mai politica, con l’amministrazione regionale del Veneto perché ha commesso errori, anche importanti dal punto di vista gestionale. Quando si è trattato di guardare alla salute degli italiani, sono stato io a testimoniare che non contava niente. L’uso del denaro PNRR è la priorità sanitaria più importante al momento perché la maggior parte è indebitata. Il medico ritiene che le liste di attesa per il Servizio sanitario nazionale siano un peccato. Invece di imitare il modello lombardo con investimenti ad alta tecnologia, questi soldi dovrebbero essere spesi per la prevenzione e la riduzione delle liste d’attesa. Il capogruppo della circoscrizione europea sarà eletto da due milioni e 700mila italiani all’estero che parteciperanno alle elezioni. Il docente vorrebbe approfondire il tema della fuga degli italiani all’estero perché acquisiscono competenze tecnico-scientifiche in settori che vanno dalla sanità pubblica all’economia e al management. Gli italiani hanno riportato denaro nei primi anni del dopoguerra, ma invece hanno riportato preziose conoscenze. Il docente dell’Università di Padova affronta il tema del numero dei cittadini rispetto alla capacità di offrire servizi consolari. Per collegare culturalmente la seconda e la terza generazione di immigrati che non conoscono l’italiano, e per offrire loro la possibilità di formarsi, anche gratuitamente, nelle scuole italiane, è urgente digitalizzare tutto.

You may also like

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *