Quando c’è un eccesso di rialzo, la negoziazione di future sul gas dovrebbe essere interrotta e i titoli su tutte le borse dovrebbero essere sospesi. Giovanni Battista Zorzoli è il presidente dell’Associazione italiana economisti energetici e ritiene che la soluzione alla crisi possa venire solo dall’UE. È pessimista sull’esito della riunione dei ministri dell’Energia. Il tetto al prezzo del gas russo non è una soluzione al problema secondo i due esperti. Ci serve un tetto per il Ttf. L’UE ha notevolmente ridotto gli acquisti di gas russo. Fissare un cap solo per quel venditore significherebbe innescare una reazione potenzialmente pericolosa senza incidere sui costi delle imprese e delle famiglie, perché per le quantità importate dall’Algeria e da altri fornitori i prezzi rimarrebbero invariati. Sostengo da tempo che l’unica strada da percorrere è un tetto massimo ai negoziati sul mercato di Amsterdam. Il TTF è un mercato speculativo e poco liquido e dà il prezzo a tutto il gas trattato a livello UE. Gli stop di trading dovrebbero essere previsti per un limite al rialzo. L’impatto sulla competitività del Vecchio Continente è già causato dall’arresto delle prime aziende energivore in giro per l’Europa. La Commissione ammette esplicitamente nel non-paper che finirà sul tavolo dei ministri che il price cap potrebbe indurre a una rappresaglia. Il mercato serrato con pochi compratori che finiscono per fare il prezzo per tutti non gli sembra decisivo. Osserva che Mosca ha tutto l’interesse a continuare a vendere gas all’UE nonostante lo stop “indefinito” delle forniture via Nord Stream 1 venerdì. Mi sembra preferibile la proposta che prevede la creazione di una sorta di gruppo di acquisto del gas che negozia quantità e prezzi. I paesi dell’UE rivendicherebbero il loro monopolio come acquirenti perché non ci sono tubi del gas che possano trasportare grandi quantità di metano russo in altre aree. La separazione tra prezzo del gas e prezzo dell’energia elettrica prodotta da altre fonti con costi inferiori è una delle proposte che verranno esaminate nell’UE. «Un’altra cosa è attuare qualcosa di simile a quanto già previsto in Italia dal decreto Bollette: far acquistare al Gse una certa quantità di energia da fonti rinnovabili che poi viene rivenduta a basso prezzo. Zorzoli chiese: “Tetto al prezzo di quello russo?”

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