Grazie ad un lavoro svolto per più di otto mesi, sotto la direzione dei componenti dell’Ufficio Programmazione coordinati dal Responsabile di Settore, supportati da ricercatori dell’Università della Calabria e con la partecipazione attiva del Terzo Settore, l’ASP, il trade sindacati e il mondo.

Il Piano d’Ambito che l’Area Territoriale Sociale di Crotone presenterà al Museo di Pitagora può considerarsi una buona pratica e una buona pratica in sé.

Grazie ad un lavoro svolto per più di otto mesi sotto la direzione dei componenti dell’Ufficio Programmazione coordinati dal Direttore di Settore, supportati da ricercatori dell’Università della Calabria e con la partecipazione attiva del Terzo Settore e delle organizzazioni sindacali.

Dal mondo dell’infanzia all’area della povertà, dal sostegno alla genitorialità alla lotta alla discriminazione e alla fragilità adulta, dall’immigrazione alle dipendenze e alla violenza di genere, gli attori del territorio hanno potuto dialogare, analizzare e immaginare.

L’approvazione del Piano d’Ambito dell’area sociale territoriale del Crotone, dove è presente come Capo Comune il Comune di Crotone (in un’area, che comprende, oltre Crotone, Isola Capo Rizzuto, Cutro, Scandale, Rocca di Neto, Belvedere Spinello, San Mauro Marchesato) è quindi un risultato, a vario titolo e come è stato detto da molti, di natura storica perché permette di avviare un programma che risponda ai bisogni reali e condivisi del territorio.

Grazie al ruolo centrale della co-progettazione e del supporto metodologico, la metodologia di lavoro che ha prodotto questa definizione del Piano di Zona si è rivelata pertinente ed efficace.

L’approvazione del Piano d’Ambito dell’Area Territoriale Sociale di Crotone e la sua presentazione il 28 ottobre va intesa come chiusura del progetto e apertura della realizzazione.

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